La terza edizione della Biennale di Malindi (dicembre 2010 – febbraio 2011), curata da Achille Bonito Oliva, ha raccolto 120 opere che ora sono esposte nel museo, ed è stata presentata in anteprima al MAGI’900 con una mostra in cui esponevano artisti che hanno partecipato anche alle edizioni precedenti.
Per Giulio Bargellini, che ha sostenuto fortemente il progetto dell’artista italiano Sarenco – profondo conoscitore degli artisti africani contemporanei e promotore della fondazione che porta il suo nome – la Biennale rappresenta la testimonianza concreta dell’attenzione che il collezionista ha sempre avuto per l’Africa.
Già espressa in numerose iniziative umanitarie e dalla collezione di opere realizzate da artisti italiani e africani a Malindi, questa sensibilità e fascinazione per la cultura e la società africana ha trovato nella Biennale un’ulteriore possibilità di affermazione, mostrando sintonie e sinergie tra le diverse culture ed offrendo visibilità agli autori emergenti.
Le opere sono state realizzate appositamente da artisti di tutto il mondo, in particolare appartenenti al Movimento Fluxus, all’arte concettuale, alla Poesia Visiva, e tra i partecipanti figurano anche diversi artisti africani ormai conosciuti in Occidente grazie all’opera di promozione e al crescente interesse del collezionismo internazionale. Tra questi spicca la figura dell’artista sudafricana Esther Mahlangu, con la quale il MAGI’900 ha instaurato un particolare legame, dedicandole una sezione espositiva monografica.