L’omaggio a Mauro Reggiani (Nonantola, 1897 – Milano, 1980) testimonia il lungo rapporto di stima e di amicizia che ha spinto Giulio Bargellini a collezionare le opere dell’artista fin dagli anni’70.
Interprete della svolta astrattista sotto la spinta dei grandi protagonisti dell’avanguardia europea, è stato tra gli espositori della storica prima mostra dell’astrattismo italiano presso la Galleria del Milione a Milano nel 1934, e tra i firmatari del primo Manifesto dell’Astrattismo italiano, movimento di cui è rimasto coerentemente uno dei maggiori protagonisti, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali.
Il suo lavoro è improntato ad una controllata disciplina compositiva, orchestrata attraverso geometrie pulite sempre reinterpretate in chiave spirituale, sospese in atmosfere il cui rigore aspira ad una costruzione quasi architettonica dei rapporti spaziali. Il titolo “Composizione”, spesso reiterato nelle sue opere, attesta infatti la volontà radicale di uscire dalla rappresentazione, per indagare il linguaggio della visione nella sua purezza assoluta.