Conferenza di don Gianluca Busi, iconografo, e dott. Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Civica di Bologna

Conferenza di don Gianluca Busi, iconografo, e dott. Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Civica di Bologna

isantigiudaConferenza di don Gianluca Busi, iconografo, e dott. Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Civica di Bologna

domenica 22 febbraio ore 15,30

Nell’ambito delle iniziative e di studio e approfondimento promosse in occasione della mostra Tradizione dello splendore. Icone italiane contemporanee, domenica 22 febbraio alle ore 15.30 il Museo MAGI’900 propone una doppia conferenza, condotta da due apprezzati studiosi di arte sacra.

Don Gianluca Busi, iconografo, membro della commissione per l’arte sacra della Diocesi di Bologna, teologo e pubblicista, presenta il senso e significato dell’icona.
Identificando un percorso storico che parte dall’origini del cristianesimo, verrà tracciato un un itinerario che si estende per due millenni, alla ricerca di una connessione fra iconografia e avanguardie russe nel secolo scorso, in particolare nell’opera di Kandinskij, Jawlenskj e Malevic.
Per chi vorrà proseguire con la visita alla mostra saranno inoltre illustrati i codici interpretativi peculiari dell’icona e della sua teologia. L’icona infatti è un dipinto che dipende da un pensiero teologico ed è disciplinata da un canone ecclesiale, per cui è difficilmente fruibile per un osservatore contemporaneo di area occidentale (latina).

Il dott. Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, porterà invece un contributo specifico dedicato alla lettura iconografica di una venerata immagine molto nota nel territorio bolognese, l’ lcona della madonna di San Luca, un’immagine mariana della Theotokos tra Oriente ed Occidente cristiano.
La conferenza auspica appunto di rendere il visitatore maggiormente consapevole della ricchezza di significati nascosta nelle icone, affinché possa comprendere meglio il senso profondo e la rinnovata attualità di questa “tradizione dello splendore”.

L’ingresso è gratuito