BAI DI – Tracce fugaci

BAI DI – Tracce fugaci

Journey-2016
BAI DI
Tracce fugaci

Inaugurazione sabato 25 maggio ore 17:30

dal 25 maggio al 30 giugno 2019
a cura di
Wang Chunchen
Valeria Tassinari

L’artista cinese Bai Di (1986, Shan Xi), diplomata all’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino nel 2010 e ora attiva tra Pechino e Amburgo, è una pittrice emergente della nuova generazione asiatica , che si è avvicinata al Neo – Expressionismo europeo.
Nello spazio OPEN BOX del MAGI’900 presenta una serie di dipinti ad olio di grande formato, eseguiti con una tecnica molto libera e veloce. Davanti a queste opere un misterioso e drammatico immaginario sembra invitarci ad andare oltre, a trovare qualcosa di sospeso tra forze selvagge e quotidianità. La verità è proibita, recita il titolo di uno dei suoi lavori, mentre lei stessa afferma:

«I miei dipinti ad olio esprimono le condizioni esistenziali delle persone moderne, incluse le relazioni tra le persone e l’ambiente e le relazioni tra le persone. I miei metodi di pittura sono influenzati dall’espressionismo, sottolineando che l’emozione individuale è più importante delle forme delle cose oggettive e che l’esperienza psicologica ha più importanza della rappresentazione di dettagli concreti.
Spesso sfumo i volti delle figure, ma le posizioni dei loro corpi sono vitali e potenti. Che siano giovani donne, uomini o donne anziane, le figure nei miei dipinti sono veicoli di emozioni collocati in ambienti con diverse atmosfere emozionali. Fanno parte di una dinamica emotiva, ma non hanno obiettivi o indicazioni esplicite per le loro azioni; non sanno da dove vengono o dove vanno, il che rende lo spettatore ansioso per il loro destino.
I miei dipinti sono come una serie di scene mutevoli, che potrebbero anche chiamarsi paesaggi del sogno. Le figure e gli ambienti che appaiono nelle opere non sono chiari e possono essere visti come allucinazioni. Sono come monologhi dell’anima, con un ritmo e un fascino speciali. Parlano con voci basse ma potenti. Sottili ma pesanti, chiari ma stabili, questi pezzi provengono dall’anima e più si avvicinano all’anima, più evidenti diventano queste qualità e diventano più spesse e pesanti; il potere delle emozioni gioca un ruolo. Questo ambiente speciale è nato da un’idea unica e dalla mia ingegnosa messa in scena.»

La mostra è curata da Wang Chunchen (professore presso l’ Accademia Centrale di Belle Arti e vice direttore del CAFA Art Museum di Pechino) e Valeria Tassinari (professore a contratto presso Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e curatore Museo MAGI’900).