L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. I NUTRIMENTI DELL’ARTE

L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. I NUTRIMENTI DELL’ARTE

1L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. I NUTRIMENTI DELL’ARTE

Fino al 31 gennaio 2016

IL MAGI’900 PARTECIPA ALL’EVENTO NAZIONALE ‘L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. I NUTRIMENTI DELL’ARTE’ A CURA DI ACHILLE BONITO OLIVA
In occasione di EXPO 2015, dedicato al tema dell’alimentazione, il museo d’arte moderna e contemporanea MAGI’900 di Pieve di Cento (Bologna) aderisce alla manifestazione nazionale ideata da Achille Bonito Oliva ‘‘L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. I NUTRIMENTI DELL’ARTE’, un evento in fieri che coinvolge una rete espositiva da tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia. Sono coinvolte nel progetto strutture come il MAXXI e il MACRO di Roma, il MUSEION di Bolzano, il MART di Rovereto, la Fondazione Orestiadi di Gibellina in provincia di Palermo, il MAMBO e il MAGI’900 in provincia di Bologna, solo per citarne alcune.
Gli alberi della cuccagna del Paese saranno visitabili in ogni museo e fondazione aderente al progetto dal 10 ottobre 2015, giorno di inaugurazione nazionale. Nell’immaginario collettivo l’albero della cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e l’originalità della manifestazione risiede proprio nella sua articolazione aperta e progressiva, nel tempo e nello spazio, dell’intero Paese. La manifestazione sarà documentata alla sua conclusione dal catalogo Skira e dal film del regista Pappi Corsicato.
Il MAGI’900 espone l’opera nata dall’interesse dell’artista Claudio Costa (Tirana, 1942 – Genova, 1995) , invitato nel 1989 dal critico Claudio Spadoni a partecipare al progetto promosso a Malindi dal collezionista Giulio Bargellini per far realizzare opere site specific da artisti italiani e artigiani kenioti, chiamati a lavorare insieme per conferire identità culturale alla struttura dell’African Dream Village di Malindi.
L’Albero della cuccagna esposto al Museo MAGI’900 costituisce un’importante testimonianza dell’interesse di Claudio Costa per questo soggetto, strettamente connesso alla dimensione antropologica dell’oggetto artistico e alle sue connessioni con il vissuto e le cose del quotidiano. Costa, diversamente dagli altri autori aderenti al progetto promosso da Bargellini, decise di attingere direttamente all’artigianato locale, recandosi al mercato di Malindi per acquistare gli oggetti d’uso più umili e rappresentativi della vita quotidiana popolazione locale. L’albero della cuccagna fu innalzato nella natura per indicare la presenza dell’uomo come continuo desiderio e come traccia della sua esistenza comune.
A seguito di un incendio e della cessione della struttura in Africa, Giulio Bargellini ha deciso di portare in Italia le sculture italo-africane, dedicando alla memoria di quel progetto interculturale una grande sala del suo museo d’arte moderna e contemporanea a Pieve di Cento. L’opera è visitabile al MAGI’900 dal martedì alla domenica negli orari di apertura del museo.