NUOVI LINGUAGGI

Ibridazioni, materiali extra-artistici, sconfinamenti tra linguaggi, nuove relazioni spazio/tempo, tecniche sperimentali, percezioni alterate: tra le caratteristiche emblematiche dell’arte del XX secolo c’è l’apertura di ogni possibile linea di confine tra ambiti e forme espressive, una rottura con la tradizione evidente ed irridente.

 

Le Avanguardie storiche – e tra queste in particolare Futurismo, Dadaismo, Surrealismo – che hanno aperto il Novecento alla massima libertà di sconfinamento, ci hanno lasciato un’eredità imponente, ancora leggibile sullo sfondo di ricerche sempre più complesse.

 

L’approccio concettuale all’arte (che sposta il senso dell’opera dall’oggetto estetico al pensiero di chi crea e di chi guarda ) e il declino del concetto di mimesi (arte come imitazione della realtà ), hanno pienamente legittimato nuove prassi, che costituiscono uno degli elementi fondanti dell’agire contemporaneo. Nuovi linguaggi, che possono in realtà essere anche antichissime modalità riprese e attualizzate, si confrontano in questa sezione offrendo una selezione eterogenea di ricerche individuali, legate a forme e tecniche quali la fotografia, il video, l’installazione, l’oggetto polimaterico, il monocromo, l’assemblaggio, il collage, l’object trouvè. Liriche, ironiche, drammatiche, giocose, intelligenti, minimali o esuberanti, diafane o baroccheggianti, fredde o aggressive, le opere qui esposte sono di diversi autori e presentano una panoramica molto ampia di poetiche ed esperienze condotte dagli anni Sessanta ad oggi.